SUPER CALDO E ANSIA: sempre estate non è e sempre al mare non si va

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Teresa Colaiacovo - SUPER CALDO E ANSIA: sempre estate non è e sempre al mare non si va

“…ognuno teme e corteggia il proprio demone…“M. COLOLEY

 

Loredana, 34 anni, informatica, quando entra nel mio studio esordisce dicendo: “ho paura che questo caldo mi stia facendo impazzire… anche il computer che uso per lavoro si surriscalda e io non riesco a lavorare bene.. d’estate è sempre così e volevo capire se sono pazza del tutto o se può accadere..”

La psiche è collegata al corpo. Se il corpo sta male, anche la psiche vivrà un certo disagio. Il caldo eccessivo che continua a manifestarsi per giorni, come succede in questo periodo, contribuisce a far emergere e accentuare alcune caratteristiche individuali di base che, in periodi di benessere fisico e mentale, sarebbero gestiti facilmente e mitigati dalla persona.

Ad esempio, se una persona è di temperamento fumantino, facile ad arrabbiarsi e irritarsi, tenderà ad accendersi più facilmente, anche per motivi magari considerati futili; similmente, chi tende alla depressione avrà un umore ancor più cupo; gli ansiosi vedranno aumentare lo stato d’ansia.

Per quanto riguarda l’ansia, la vulnerabilità agli attacchi di panico delle persone ansiose è l’elemento centrale che può influenzare la salute mentale, in particolare in questo periodo. Malessere fisico e disturbo di panico, infatti, sono profondamente legati tra loro. Il disturbo di panico è una condizione caratterizzata da una sorta di difficoltà a sentirsi bene da un punto di vista fisico, condizione che, quando il caldo impatta in modo così profondo sul benessere fisico, si accentua e si esaspera.

Caldo: perché risulta più difficile gestire le emozioni negative

Questo caldo anomalo è arrivato in un periodo che già non è semplice da gestire per la nostra mente.

Il caldo molto elevato, insieme alla crisi, alla paura per gli effetti della siccità, all’incertezza per il futuro, e alla pandemia che ancora è presente, aumenta ulteriormente il senso di malessere generale.

Temperatura elevata e pandemia, insieme, sono vissute dalla nostra mente come un segnale di pericolo che attiva la parte emotiva, in particolare quella delle emozioni negative come disgusto, rabbia, tristezza, paura. Questa situazione rende quindi più difficile la gestione delle emozioni.

Se è risaputo che gli anziani sono le persone fisicamente più fragili con queste temperature, è importante ricordare che sono gli ansiosi ad avere la peggio quando le temperature non calano. Con il corpo che soffre, gli ansiosi soffrono di più rispetto a chi non soffre di ansia e rispetto ad altri periodi dell’anno, e questo riguarda specialmente le persone che soffrono di ansia con attacchi di panico.

Secondo una delle teorie principali, il panico è associato a una specie di falso allarme da soffocamento, perciò la mancanza d’aria, che in questo periodo di caldo è vissuto da molti come un fatto reale, per coloro che soffrono di ansia è motivo di ulteriore disagio.

Essere molto ansiosi, oggi, non è però necessariamente un segnale di patologia mentale: può essere invece un segnale di una difficoltà di adattarsi a tutto il contesto, la pandemia, il caldo, che rendono quest’anno, un anno particolarmente difficile per gli ansiosi.

chiedo a Loredana cosa sente che potrebbe accaderle con questo caldo e lei mi dice: “beh potrei perdere il controllo…”

dico: “ e cosa accadrebbe se lei perdesse il controllo?”

lei mi risponde: “beh io al lavoro sono stata sempre perfetta e cosi non va, tutti mi vedono quasi pazza..”

cerchiamo di capire cosa intende lei con essere sempre perfetta e con paura di perdere il controllo.

dopo una breve anamnesi le suggerisco, in questo periodo di caldo intenso, di cercare di lavorare maggiormente da casa e anche le sedute con me possono essere svolte online… lei sembra rassicurata e mi dice: “ma se lavoro da casa sembro una sfigata?”

le rispondo: un’informatica vede lo smart working lei come un comportamento da sfigati?”

lei mi dice: “no, anzi….lei dice che posso iniziare così e arrivare a gestire il caldo..”

io le rispondo: “può iniziare a lavorare così e capire come mai il caldo le fa così paura..”

sollevata mi saluta e fissa il prossimo appuntamento online.

le lascio un bigliettino con una frase: “ ho abbracciato l’alba d’estate..” (A.RIMBAUD)

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