Come trovo l’amore? Le 3 abitudini che spesso lo ostacolano

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Teresa Colaiacovo - Come trovo l’amore? Le 3 abitudini che spesso lo ostacolano

Spesso tra i pazienti sia di sesso maschile che femminile emerge una difficoltà: come trovare l’amore…app dating, come home, cene con amici di amici..tutto ciò che viene sottolineato è la fugacità di alcune conoscenze che fanno sentire più soli.

Ho riscontrato, in particolare, 3 abitudini (degne di approfondimento) che impediscono il nascere di un rapporto.

1. Difendersi invece di aprirsi

L’amore richiede vulnerabilità, che è la sua più grande forza e il suo più grande rischio. Istintivamente, per evitare il potenziale dolore di un rifiuto o di un tradimento, molti nascondono consciamente o inconsciamente i loro veri sentimenti, evitano un’eccessiva intimità o creano una facciata di indifferenza e indipendenza. Queste strategie proteggono efficacemente dal trauma, ma costruiscono muri emotivi che impediscono al partner di avvicinarsi.

La ricerca psicologica nell’ambito della teoria dell’attaccamento (nata dal lavoro di John Bowlby e Mary Ainsworth) identifica questo comportamento come uno stile di attaccamento evitante. Le persone con questo stile spesso temono di perdere il controllo e prendono le distanze in anticipo. Possono apparire emotivamente fredde o eccessivamente autosufficienti, ma alla base del loro comportamento c’è una profonda paura di essere feriti. La vera connessione si verifica solo quando una persona rinuncia consapevolmente alla totale autoprotezione e permette a se stessa e al partner di essere vulnerabile. Ciò richiede un allenamento costante all’apertura emotiva e la volontà di essere reciprocamente solidali.

2. La fretta invece della presenza: il culto dei risultati immediati

La cultura moderna, incentrata sulla velocità e sulla gratificazione istantanea, ha distorto la percezione delle relazioni. Gli appuntamenti sono spesso trasformati in un gioco di “prese” e decisioni rapide, in cui si cerca di “ottenere” l’amore il prima possibile. Tuttavia, l’amore non è un risultato rapido, ma un processo lento e sequenziale.

Spesso l’intensità dei sentimenti all’inizio (chiamata chimica) viene scambiata per vera intimità. Tuttavia, per formare la fiducia più profonda occorrono tempo, stabilità e uno spazio sicuro. La psicologia delle relazioni osserva che la forza di un legame si costruisce con la pazienza e la conoscenza consapevole e graduale del partner.

La ricerca costante di nuove “luci” brillanti (nuovo partner, nuove emozioni) è una fuga dalla necessità di essere presenti in una relazione che evolve lentamente. La risposta è abbracciare la tranquilla presenza reciproca come vero segno di permanenza.

3 Aspettare di essere “pronti” invece di crescere insieme: l’illusione della perfezione

Una delle illusioni più comuni della cultura contemporanea è la convinzione di dover essere “completamente guariti”, “perfetti” o “perfettamente pronti” prima di poter trovare l’amore. Sebbene lavorare sui propri traumi psicologici sia necessario, l’aspettativa di essere “completamente guariti” prima di entrare in una relazione diventa una barriera auto-limitante.

La letteratura sostiene che le relazioni sane non sono il punto di arrivo della guarigione, ma un catalizzatore per lo sviluppo. Non diventiamo perfetti per amare, ma cresciamo nell’amore con il nostro partner. Molte barriere interne e questioni irrisolte possono essere superate solo attraverso un processo di fiducia reciproca, sperimentando insieme la vulnerabilità e accettando le imperfezioni dell’altro.

La vera disponibilità all’amore non sta nell’assenza di paure o di problemi interiori, ma nel coraggio di essere onesti con se stessi e con il proprio partner e di lasciarsi amare nonostante le proprie imperfezioni.

Queste abitudini un tempo erano protettive, ma ora creano un circolo vizioso. Diventare consapevoli di questi schemi permette di scegliere di abbandonare i muri protettivi, di rallentare la corsa e di permettersi di crescere insieme a un’altra persona.

 

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