LE 5 DOMANDE TERAPEUTICHE: NESSUNO RIMPIANGE IL SENTIERO CHE LO CONDUCE AD UNA STRADA MIGLIORE

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Teresa Colaiacovo - LE 5 DOMANDE TERAPEUTICHE: NESSUNO RIMPIANGE IL SENTIERO CHE LO CONDUCE AD UNA STRADA MIGLIORE

“… Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi…”

Un’esperienza clinica interessante è stata quella di seguire /condurre un gruppo di 8 persone: uomini di  età compresa tra i 40-55 anni con problematiche inerenti lo stress lavoro correlato e l’insoddisfazione verso il quotidiano.

L’obiettivo di un percorso psicologico di gruppo è aiutare a risolvere le difficoltà emotive ed incoraggiare lo sviluppo personale dei partecipanti al gruppo. Il clinico  sceglie come partecipanti al gruppo, chi può beneficiare da questo tipo di terapia e chi può avere un influenza positiva sugli altri membri del gruppo.

Quali sono i benefici della psicoterapia di gruppo?

I vantaggi della psicoterapia di gruppo sono svariati. Ad esempio:

  • Uguaglianza

Nel gruppo tutti sono uguali e il terapeuta, nonostante la sua posizione, lascia molto spazio e molta libertà ad ognuno, convertendosi in una voce del gruppo che non sta al di sopra di questo. Esso funge da mediatore e conduttore, rileggendo e dando chiarezza al contributo di ogni singolo.

  • Non sentirsi giudicati

È uno degli elementi più rilevanti. Nessuno viene giudicato. Appoggio e cooperazione devono essere sempre reciproci e corrisposti.

  • Sentimento di appartenenza al gruppo

Il gruppo condivide regole che occorre rispettare per portare avanti in modo sereno la terapia e facilitare il cambiamento. Affinché vi sia un lavoro di gruppo occorre dare tempo perché si crei fiducia e anche quel grado di confidenza tale dal creare il “noi”. Il gruppo non è solo un insieme di individui. Il gruppo è un’identità. Il gruppo è il “noi”.

  • Imparare dagli errori degli altri

Stare attento alle storie altrui, alle loro preoccupazioni, alle loro soluzioni può essere uno spunto di riflessione per risolvere i nostri problemi.

  • Possibilità di sperimentare un luogo sereno e sicuro

Nessuno è obbligato a parlare, se non si sente pronto. Approccio questo importante per consentire al singolo di sperimentare un senso di sicurezza e serenità.

Poniamo che i componenti di un determinato gruppo si riuniscano, come terapeuti avremo di fronte persone verosimilmente diverse tra loro, che avranno tuttavia in comune almeno un fattore: aver chiesto aiuto per un problema.

Ognuno potrà quindi veder riflesso in tutti gli altri componenti una doppia difficoltà:

  • difficoltà personale;

  • difficoltà nel convivere con questa difficoltà, soprattutto nel momento delle ricadute/scivolate

La psicoterapia di gruppo è da molto tempo considerata il trattamento d’elezione della dipendenza **[1]**. In essa, i noti fattori terapeutici, come la profusione di speranza, l’universalità, l’altruismo, il sostegno, la catarsi e le esperienze di apprendimento interpersonale ,[2] contribuiscono in larga misura al doppio compito con cui ogni soggetto dipendente viene a confrontarsi nel trattamento, ossia il separarsi dalla sua sostanza di abuso     e il fondare un legame col gruppo dei soggetti dipendenti in fase di recupero.

Numerosi lavori scientifici sostengono l’efficacia della terapia di gruppo nel paziente alcolista sia sotto forma di gruppi di discussione che di gruppi a orientamento psicodinamico, cognitivo comportamentale o interazionale.[3]

A questi contributi si aggiungono una serie di studi che dimostrano l’efficacia dell’associazione della terapia di gruppo con altre tecniche di trattamento per il paziente alcolista. **[4]**

L’ascolto empatico e non giudicante tra gli stessi soggetti, mi ha permesso di stilare 5 domande che sono state motore e artefici di cambiamento per ciascuno.

  1. Qual è la mia pallina da tennis?

Cosa mi interessa realmente?

Cercare e scrivere gli interessi che si aveva fin da bambini e vedere quali sono rimasti

  1. A cosa sono grato oggi?

Provare gratitudine per ciò che si ha, può essere una scorciatoia verso la serenità.

  1. Che cosa potrei fare se sapessi di non fallire?

  2. Quale piccolo cambiamento posso apportare nella mia vita oggi?

  3. Cosa ha reso la mia storia più bella?

Guardando indietro cercare di trovare degli elementi che hanno reso la storia della propria vita più bella.

In conclusione: Il più grande spreco nel mondo è la differenza tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare…”**[5]**


[1] Cooper, D.E. (1987). The role of group psychotherapy in the treatment of substance abusers. American Journal of Psychotherapy, 41: 55-67.

[2] Yalom, I. D. (1995). Theory and practice of group psychotherapy. New York: Basic Books.

[3] Vannicelli, M.(1982):Group Psychotherapy with alcoholics : special techniques. Journal of Studies on Alcohol, 40, 457-471.

[4] Alfano, A.;Thurstin, A.(1989) :"Program evaluation Research in ongoing Alcoholism Treatment : A Summary of Tuscalosa VA Project ". Int.J.of the Addictions, 24 ( 4 ), pp. 303-314.

 

[5] BEN HERBSTER

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