“…Nell’amore non bisogna mai affrettare il piacere…”
(Ovidio)
Umberto, 36 anni, ingegnere (nomi e dati sono di fantasia) inizia un percorso psicologico perché dice: “soffro di eiaculazione precoce e non rendo felice la mia compagna che non mi sposerà mai..”
L’Eiaculazione Precoce è una comune disfunzione sessuale. “Una modalità persistente o ricorrente di eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali, circa un minuto dopo la penetrazione vaginale e prima che l’individuo lo desideri” (DSM-5, 2014).
Essa deve causare disagio o difficoltà interpersonali e non deve essere dovuta agli effetti diretti di una sostanza/farmaco o condizione medica.
Esistono vari tipi di eiaculazione precoce: permanente (lifelong), acquisita (esordisce dopo un periodo di funzionamento sessuale normale), situazionale (solo con stimolazione, situazione o partner specifici) e generalizzata (si verifica in tutte le situazioni).
L’eiaculazione precoce consiste nel presentarsi, persistente o occasionale, di eiaculazione in seguito a stimolazione sessuale anche minima, prima (“ante portam”), durante o poco dopo la penetrazione e comunque prima di quando il soggetto desidererebbe.
Generalmente l’eiaculazione precoce avviene tra i 60 secondi e i 2 minuti ma può variare da soggetto a soggetto.
Gli uomini con questo disturbo vivono rapporti sessuali veloci e insoddisfacenti compromettendo la qualità della vita. La compromissione spesso si manifesta nella relazione di coppia (etero o omosessuale) generando conflitti, equivoci e malumori che rinforzano e aggravano la sintomatologia stessa.
Per parlare di eiaculazione precoce, l’anomalia deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonali ed essa non deve essere dovuta esclusivamente agli effetti diretti di una sostanza.
In genere, la maggior parte dei maschi con eiaculazione precoce possono ritardare l’orgasmo durante la masturbazione per un tempo notevolmente più lungo che durante il coito.
Chi è affetto da eiaculazione precoce lamenta mancanza di controllo della stessa e apprensione per l’incapacità di ritardarla.
Questa disfunzione può portare a bassa autostima, bassa autoefficacia, senso di inadeguatezza, frustrazione, mancanza di assertività e diminuzione del desiderio, piacere/soddisfazione sessuale con ripercussioni nelle relazioni di coppia.
Il disagio è vissuto anche dal partner il quale, inconsapevolmente, ne aggrava il disturbo e soffre lui stesso. Spesso l’eiaculazione rapida viene letta dal partner come mancanza di rispetto e di attenzione o come indice di egoismo.
Le cause dell’eiaculazione precoce sono multifattoriali: organiche e psicologiche. Nella stragrande maggioranza dei casi però sono psicologiche.
Nel caso di Umberto il disagio è di matrice psicologica: “ ho fatto tutti gli esami e tutti sono ok, ma non riesco a farmi passare questo problema..”
Chiedo allo stesso della compagna e mi dice: “ Loredana è una donna fantastica, una persona che tutti vorrebbero accanto. Lei ha bisogno di un uomo all’altezza, mentre io sono un semplice impiegato…. Lei lavora tante ore mentre io le classiche 8 ore da impiegato Appunto…. A volte, durante l’intimità, ho paura di farle perdere tempo… lei mi dice che il sesso deve essere intenso e veloce perché ha troppe cose da fare ed io mi sento quasi vincolato ad essere rapido, il problema è che sono troppo rapido e poco intenso…”
Cause psicologiche
L’aspetto psicologico è determinante. Ansia sociale, ansia da prestazione, depressione, problemi di coppia, insoddisfazione per l’immagine corporea, assuefazione da masturbazione ed esperienze sessuali negative sono tutti fattori che spesso contribuiscono a generare il disturbo.
Cause organiche
Esistono rari casi di precocità eiaculatoria, generalmente transitoria, connessi a cause organiche.
Tra queste vi sono: anomalie anatomiche del frenulo (breve), ipersensibilità del glande, stati infiammatori, uretriti, vescicoliti, prostatiti, sclerosi multipla, tumori midollari, stresso problemi ormonali (ipo-ipertiroidismo, bassa prolattina, alti livelli di leptina).
Tali condizioni, però, sono generalmente evidenti, poiché comportano altri sintomi oltre alle eiaculazioni precoci.
Vista la natura psicologica della problematica di Umberto propongo allo stesso di lavorare sull’autostima personale in primis e in contemporanea Sull’aspetto sessuologico. Chiedo ad Umberto se ha voglia di fare una seduta di coppia proprio per impostare il lavoro con la partner. Lui mi dice che Loredana crede molto nella psicologia nonostante il suo essere pragmatica quindi sicuramente accetterebbe.
Chiede inoltre come impostare il lavoro a livello sessuologico, gli spiego due esercizi importanti nel caso di eiaculazione precoce.
TECNICA DELLO SQUEEZE
Due sessuologi statunitensi William Masters e Virginia Eshelman Johnson hanno redatto il primo studio approfondito sulla fisiologia sessuale umana esaminando, nel corso di 11 anni, oltre diecimila atti sessuali compiuti da circa 700 volontari. I due sessuologi americani hanno messo a punto alcuni metodi specifici per il trattamento dei disturbi sessuali e varie tecniche ereditate dai Maestri del Tantra. Una di queste tecniche proposte abbiamo quella dello squeeze. La tecnica dello squeeze prevede di arrivare ad un maggior controllo del riflesso eiaculatorio attraverso una pressione esercitata alla punta del glande e alla base del pene, non appena ci si accorge che sta arrivando il momento dell’orgasmo. La partner gioca un ruolo fondamentale in questo trattamento in quanto sarà Lei a condurre la terapia direttamente.
TECNICA DELLO STOP AND START
Altra tecnica utilizzata da alcuni terapisti per migliorare l’eiaculazione precoce è lo stop start. L’uomo stimolato dalla compagna quando si trova vicino all’eiaculazione deve chiedere alla compagna di arrestarsi. Si può utilizzare questa tecnica fino a quattro, cinque volte di seguito. Al raggiungimento di un buon controllo con la stimolazione manuale si può procedere con la penetrazione continuando ad applicare la tecnica stop start, interrompendo, per alcune volte il rapporto sessuale quando si è vicini all’orgasmo.
La tecnica stop start è una terapia sessuale consigliata da numerosi sessuologi specialmente quando l’eiaculazione precoce è causata da ansia da prestazione. Quest’esercizio però deve essere comunque associato ad un buon trattamento farmacologico altrimenti i risultati saranno alquanto scarsi.
Umberto mi dice se può provare a fare questi esercizi durante la masturbazione e poi coinvolgere Loredana, comprendo le sue remore e quindi gli dico di provare a fare il tutto da solo naturalmente in questa fase lo invito ad astenersi dall’avere rapporti sessuali con la partner. Lui mi dice che non sarà un problema tanto per lei l’importante è non perdere tempo.
Gli dico inoltre di provare a fare questi esercizi almeno tre volte in una settimana e acconsente di buon grado, inoltre di pari passo lo invito a scrivere tutti i motivi per i quali non si sente all’altezza non solo a livello relazionale ed associare a questi motivi le emozioni che prova.
Lo saluto con un bigliettino che dice: “Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe…”
(Ernest Hemingway)