Novità sul caso Garlasco: i retroscena tra l’ex procuratore Venditti e Andrea Sempio

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Teresa Colaiacovo - Novità sul caso Garlasco: i retroscena tra l’ex procuratore Venditti e Andrea Sempio

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Garlasco, indagato l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti: “Corrotto per scagionare Andrea Sempio”

Perquisite le abitazioni di ex investigatori e inquirenti, ma anche della famiglia Sempio. Si cercano le prove dello scambio di denaro. I sospetti nati da un appunto e un’intercettazione.

C’è un nuovo capitolo nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco 18 anni fa. Mario Venditti, ex procuratore di Pavia (ora in pensione) che nel 2017 archiviò la prima indagine su Andrea Sempio, è indagato per corruzione. A dare la notizia è il Tg1.

Oggi, 26 settembre, carabinieri e guardia di finanza hanno perquisito le abitazioni di Venditti, di due ex collaboratori, di Andrea Sempio e dei familiari del ragazzo. L’ipotesi è che Mario Venditti abbia intascato tra 20mila e 30mila euro pagati dalla famiglia Sempio per archiviare le accuse. La vicenda sarebbe emersa nei mesi scorsi, quando Sempio è stato nuovamente indagato. La svolta scattata dal ritrovamento di un bigliettino e da un’intercettazione ambientale.

“Soldi per archiviare l’inchiesta su Sempio”

Le perquisizioni di oggi, secondo il Tg1, nascono dall’ipotesi di corruzione in atti giudiziari a carico di Mario Venditti, ex procuratore di Pavia che nel 2017 archiviò l’indagine su Andrea Sempio. Gli investigatori cercherebbero tracce di denaro che sarebbe stato versato dai familiari di Andrea Sempio per ottenere l’archiviazione dell’indagine aperta a suo carico nel 2017.

“Soldi per archiviare l’inchiesta su Sempio”

Le perquisizioni di oggi, secondo il Tg1, nascono dall’ipotesi di corruzione in atti giudiziari a carico di Mario Venditti, ex procuratore di Pavia che nel 2017 archiviò l’indagine su Andrea Sempio. Gli investigatori cercherebbero tracce di denaro che sarebbe stato versato dai familiari di Andrea Sempio per ottenere l’archiviazione dell’indagine aperta a suo carico nel 2017.

Chi è Mario Venditti, l’ex procuratore indagato per corruzione

Mario Venditti è l’ex procuratore capo di Pavia. È in pensione dallo scorso anno. Nella prima inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi chiese e ottenne l’archiviazione per Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, oggi nuovamente indagato.

Con la nuova indagine su Sempio, Venditti era tornato al centro del dibattito e si era difeso: “Non emerse nulla che potesse collegare Sempio al delitto”. A maggio, anche attraverso il suo legale, aveva ribadito che le archiviazioni furono motivate dalla “inservibilità della prova scientifica”. Il legale scriveva:”Venditti sin da principio non ha inteso interferire con le diverse indagini di cui a vario titolo si dà conto nella cronaca locale e nazionale, ne’ ha inteso partecipare o alimentare l’incontrollata battage mediatico. Ciò non di meno non è possibile astenersi dal rappresentare il danno illecito che sino ad oggi sta subendo dalla mole di notizie false e prive di ogni riscontro oggettivo”.

L’avvocato di Stasi: “Fatti gravissimi”

“L’ipotesi accusatoria è talmente grave che credo non debba essere commentata da un semplice avvocato. I magistrati dimostreranno la fondatezza di queste indagine, ma la gravità dei fatti contestati è inaudita”, dice l’avvocato Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi che per il delitto è il solo condannato.
“L’indagine che ha portato Stasi in carcere - aggiunge - è stata costellata da errori e orrori, come cancellare un alibi. L’indagine di oggi di Pavia e quella di Brescia sono costellate di approfondimenti. Qui si aggiunge, non si toglie. E quando si aggiunge di solito si sbaglia meno”.

La nuova udienza su Garlasco oggi

La notizia della nuova indagine coincide con l’udienza, davanti alla giudice delle indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, per la richiesta di proroga dell’incidente probatorio avanzata dagli stessi periti della gip. La genetista Denise Albani e l’esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani chiedono più tempo per proseguire gli accertamenti. Resta da completare l’analisi delle impronte rilevate sull’Estathè, sul sacchetto della spazzatura, sul sacchetto di biscotti e quello di cereali e che potrebbe essere effettuato - su richiesta della Procura di Pavia - da un altro dattiloscopista, esperto nel confrontare le minuzie che rendono inconfondibile ogni palmo. Sul fronte genetico si attende la conferma alla contaminazione (con un cadavere) - ammessa dalla Procura - rilevata sulla garza utilizzata per prelevare il dna dalla bocca di Chiara Poggi. E sale l’attesa sui tempi del responso sull’attribuibilità o meno del dna maschile trovato sui frammenti delle unghie della vittima.


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